Legge taglia-stipendi dei politici:ecco il testo integrale della proposta di legge del MoVimento 5 Stelle che non è passata in Parlamento

di Lapenna Daniele

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Ad ottobre 2016.tutti i media parlarono del respingimento della proposta del MoVimento 5 Stelle che fu presentata dal deputato Roberta Lombardi (foto a destra) ma pochi menzionarono i dettagli o i link alla proposta di legge in modo da poterla leggere e valutarla.

Siccome gli stipendi che percepiscono i parlamentari sono soldi pubblici,è bene informarsi e capire se è una proposta giusta o no,e se il suo respingimento ha motivi fondati o sia solo l'ennesimo modo per evitare tagli agli stipendi della classe politica.

Si tratta della Proposta di legge n.2354, chiamata "Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, concernenti il trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento"
Questo il testo completo in Pdf.
La proposta è stata presentata il 7 maggio 2014,l'esame in Commissione è iniziato il 19 luglio 2016 e si è concluso il 20 ottobre 2016. È stato discusso il 24 ottobre 2016,e questo è il video dell'intervento della parlamentare 5stelle.

Come ho fatto nel post (questo qui) dove ho confrontato le due proposte di reddito a sostegno dei cittadini,quella del Pd,il Reis,e quella del M5s,il Reddito di Cittadinanza stabilendo la proposta migliore (leggete l'articolo per scoprire chi "abbia vinto") qui ho voluto capire meglio questa proposta.

STIPENDIO DI 5.000 EURO AL MESE
Peendiamo il testo della legge:
«Attualmente l’importo netto mensile dell’indennità dei deputati è pari a 5.246,97 euro, al lordo delle imposte sui redditi e delle addizionali regionali e comunali (inoltre, per i deputati che svolgono un’attività lavorativa per la quale percepiscano un reddito eguale o superiore al 15 per cento dell’indennità parlamentare,l’importo della medesima è ulteriormente ridotto a 5.007,36 euro).

Sull’importo netto sono inoltre trattenute le imposte sul reddito e le addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato; l’indennità mensile netta dei deputati è, dunque, pari a circa 5.000 euro. 



L’articolo 1 della presente proposta di legge sostituisce quindi l’articolo 1 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, concernente la determinazione della misura dell’indennità spettante ai membri del Parlamento ai sensi dell’articolo 69 della Costituzione.
A questo fine l’indennità mensile viene fissata in 5.000 euro, al lordo delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali e assistenziali; essa è erogata per dodici mensilità. Inoltre, ai membri del Parlamento non è riconosciuta alcuna indennità aggiuntiva,emolumento o rimborso di spese, per lo svolgimento di altri incarichi interni alla Camera di appartenenza».

LO STIPENDIO DI UN POLITICO
Se prendiamo l'attuale stipendio di un parlamentare,scopriamo che oltre all'indennità di circa 5mila euro,percepisce:
- diaria di 3.500 euro circa
- rimborso spese di mandato circa 4.000 euro
- 1.200 euro annui di rimborsi telefonici
- 600 euro circa ogni tre mesi per i trasporti

A conti fatti e senza considerare le eventuali indennità di funzione,
ogni senatore percepisce 14.634.89 euro al mese
ogni deputato,invece, 13.971,35 euro.
clicca sull'immagine per ingrandirla

Per verificare che non stiamo dicendo castronerie,prendiamo proprio i dati sulla redicontazione spese della parlamentare Roberta Lombardi.Purtroppo,dal sito "Ti Rendi Conto" la parlamentare è ferma con la comunicazione delle sue spese a Settembre 2016. Andiamole a vedere (qui il link diretto).


Mese Settembre 2016,stipendio lordo ricevuto: 10.435 euro, 4.590 euro netti.
Rimborsi forfettari ricevuti: 7.193,11 euro.

RIMBORSI SPESE
L'articolo 2 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261 stabilisce il rimborso spese di soggiorno a Roma.« Gli Uffici di Presidenza delle due Camere - riporta il suddetto articolo - ne determinano l'ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all'indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute dell'Assemblea e delle Commissioni».

La modifica proposta dalla legge del M5s è volta a
ricondurre in maniera diretta l’istituto della diaria alla sua natura di rimborso di spese;
- riconoscere il rimborso delle spese per l’alloggio limitatamente ai parlamentari non residenti nel comune di Roma;
- erogare i rimborsi soltanto per le spese effettivamente sostenute e documentate;
- fissare un limite massimo all’entità del rimborso complessivo,pari a 3.500 euro mensili.

La proposta del M5s prosegue con (prendiamo gli articoli che ritengo principali - potete leggere l'intera proposta a questo link)
  • Articolo 3:
    misura dell’importo complessivo pari a 3.690 euro mensili,attribuito ai parlamentari per l’esercizio del mandato rappresentativo e per potersi avvalere di consulenti e collaboratori (il tutto dev'esser sempre redicontato);
  • Articolo 5:
    abolizione dell’istituto dell’assegno di fine mandato (pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità per ogni anno di mandato effettivo o frazione non inferiore ai sei mesi)
  • Articolo 6:
    il diritto alla pensione matura al compimento del 65 anno di età ed è condizionato all’esercizio del mandato parlamentare per almeno cinque anni effettivi. A tal fine, i parlamentari sono assoggettati d’ufficio al versamento di un contributo pari all’8,80 per cento dell’indennità lorda;
    la norma prevede inoltre la sospensione del pagamento della pensione qualora il parlamentare sia rieletto al Parlamento nazionale, sia eletto membro del Parlamento europeo spettante all’Italia o componente di un consiglio regionale.La sospensione è inoltre prevista in caso di nomina ad incarico per il quale la legge ordinaria prevede l’incompatibilità con il mandato parlamentare

Link utili e fonti



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