Iscritto al PD,ma è ancora magistrato: il CSM processa il governatore della Puglia Michele Emiliano

di Lapenna Daniele


Il 6 febbraio ci sarà il giudizio,davanti alla Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm),che vede Michele Emiliano imputato in un processo disciplinare dacché esercita l'attività politica da dieci anni in concomitanza del suo ruolo di magistrato.
L'attuale governatore della Puglia comunica che non teme il giudizio del Csm, «al quale si rimette con fiducia».

VIOLAZIONE DEL DLGS 109/06
Il motivo del processo disciplinare richiesto e ottenuto dalla Procura generale della Cassazione per Michele Emiliano vede la violazione dell' art.3 comma 1 lettera h del decreto legislativo n.109 del 23 febbraio 2006, "Disciplina degli illeciti disciplinari dei magistrati, delle relative sanzioni e della procedura per la loro applicabilita', nonche' modifica della disciplina in tema di incompatibilita', dispensa dal servizio e trasferimento di ufficio dei magistrati, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera f), della legge 25 luglio 2005, n. 150",il quale riporta

«Art. 3.

Illeciti disciplinari fuori dell'esercizio delle funzioni

1. Costituiscono illeciti disciplinari al di fuori dell'esercizio delle funzioni:

h) l'iscrizione o la partecipazione a partiti politici ovvero il coinvolgimento nelle attività di centri politici o operativi nel settore finanziario che possono condizionare l'esercizio delle funzioni o comunque compromettere l'immagine del magistrato;
»

La procura generale della Cassazione ricorda che Emiliano,durante i mandati di sindaco di Bari (dal 2004 al 2014),assessore al Comune di San Severo e di presidente della Regione Puglia (dal giugno 2015 a ad oggi), ha ricoperto contemporaneamente gli incarichi di segretario e presidente del Pd della Puglia,il che viola il suddetto articolo.

Per Emiliano «l'accusa non regge» e sottolinea «sono l’unico magistrato nella storia d’Italia, proprio in questi giorni e chissà perché, ad avere problemi di questo genere» e conclude «Sono l’unico magistrato eletto democraticamente a cui la Procura contesta l’iscrizione a un partito» e punta a candidarsi a premier dopo l'addio di Matteo Renzi.

PRECISAZIONE SULLA ELEZIONE DEL PREMIER
Ricordiamo,per dovere di cronaca (vista la frase di Emiliano) che l' Articolo 92 della Costituzione della Repubblica Italiana dice testualmente

«Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, 
che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, 
su proposta di questo, i Ministri»

Il popolo NON può scegliere un presidente del consiglio dei ministri. Può farlo,invece,il Presidente della Repubblica.
Un articolo completo e ben spiegato lo trovate qui
http://www.laleggepertutti.it/142580_il-governo-e-scelto-e-nominato-dal-popolo

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