Cosa è il TTIP?Trump non lo vuole,gli accordi UE-USA sono saltati e intanto verrà approvato il CETA,un trattato fra UE e Canada,un "cugino" del TTIP

di Lapenna Daniele

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L’elezione di Donald J. Trump alla presidenza degli Stati Uniti d'America porterà sicuramente dei cambiamenti,ma non solo nella sua nazione.
Coloro che detengono il Pil più alto al mondo sono gli Usa e l'Unione Europea,e il TTIP è l'accordo e il cambiamento (se verrà approvato) più importante ideato dal 2013 per portare a una "fusione" dei loro mercati ed aprire un'era di libero scambio commerciale.
Ma sin da subito sono nati comitati chiamati "Stop TTIP" i quali lottano per evitare che il trattato venga siglato.Altri,invece,sottolineano gli effetti positivi dello stesso.

Perché Obama era a favore del TTIP mentre Trump non lo è?
Cos'è il TTIP? Porterà benefici oppure no?
Favorirà i consumatori,gli Stati o le multinazionali?

COSA E' IL TTIP IN PAROLE SEMPLICI
Il Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership - Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti) è un accordo di libero scambio commerciale fra Stati Uniti e Unione Europea,in corso di negoziazione dal 2013.
Per capirlo,dobbiamo ricordarci una cosa fondamentale:
le leggi che regolano il mercato in EU e negli USA sono diverse.
Questo accordo serve a superare queste regole e permettere scambi commerciali più ampi.Si tratta dunque di abbattere certe barriere legislative per poter permettere a più prodotti di entrare e uscire da ogni nazione e a più multinazionali di commerciare in maniera più libera.

IL TTIP E' UN ACCORDO SEGRETO? SI'
C'è da dire che l’accordo è stato negoziato e discusso da un ristretto gruppo di tecnici della Commissione Europea, il tutto nella massima riservatezza.Proprio sul sito istituzionale dell'Ue relativo al Ttip  trade.ec.europa.eu,leggiamo (è evidenziato in giallo):
«renderemo pubblico l'intero testo dell’accordo pubblico una volta conclusi i negoziati e ben prima della sua firma e ratifica».
Dunque non è falsa l'informazione che sottolinea la segretezza dell'accordo.I motivi della segretezza sono ignoti,ma si possono ipotizzare (è pur sempre un accordo che cambierebbe l'economia mondiale).


CHI E' A FAVORE..
Coloro che sono a favore del Ttip sostengono che:
  1. ci saranno benefici economici per le nazioni perché le aziende potranno esportare ed importare più prodotti,soprattutto senza i dazi doganali imposti
  2. si avrà una crescita economica per entrambe le parti,Usa ed Ue,dacché si potranno importare prodotti meno costosi ed esportare i propri senza regole rigide
  3. aumenteranno i posti di lavoro soprattutto con la creazione ed incremento del reddito delle aziende che ampliearanno il loro mercato a livello mondiale

..CHI E' CONTRO
Coloro che sono contro sostengono che
  1. aumenterà il potere delle multinazionali facendo diminuire quello dei governi statali
  2. renderà più difficile ai governi il controllo dei mercati per massimizzare il benessere collettivo
  3. il consumatore finale sarà la pedina più danneggiata a causa dell'approdo selvaggio di prodotti (specie quelli alimentari) che violano le regole che oggi sono vigenti in tutta l'Ue sia sui prodotti ogm che sugli alimenti trattati con sostanze chimiche
  4. si abbasseranno gli standard europei in materia di ambiente, alimenti e lavoro
  5. si vedrà la nascita di una sorta di meccanismo di arbitrato internazionale che permetterà a semplici accordi commerciali di scavalcare norme statali. Tale meccanismo chiamato Isds, ossia Investor state dispute settlement, permette ad una multinazionale di citare in giudizio uno stato che abbia violato i suoi diritti
IL NAFTA,IL TTIP E L'AUMENTO DI IMPORT ED EXPORT
[A FAVORE]
Riprendo il punto 5 della parte "Chi è contro" e balzo per un attimo su un altro accordo,simile al Ttip,stipulato anni fa dagli Stati Uniti.
Si tratta del Nafta (North American Free Trade Agreement - Accordo nordamericano per il libero scambio),un trattato di libero scambio commerciale stipulato fra Stati Uniti,Messico e Canada,
firmato dai Capi di Stato dei tre paesi George H. W. Bush (Usa),Carlos Salinas de Gortari (Messico) e Brian Mulroney (Canda) il 17 dicembre 1992 ed entrato in vigore il 1º gennaio 1994.

Il NAFTA stabiliva - come anche stabilirebbe il TTIP,ma in maniera un po' diversa - 
  • l'immediata eliminazione di dazi doganali su metà dei prodotti statunitensi diretti verso Messico e Canada
  • la graduale eliminazione di altri diritti doganali durante un periodo di circa 15 anni. 
  • la rimozione delle restrizioni fino ad allora vigenti su molte categorie di prodotti, inclusi motoveicoli, componenti di auto, computer, tessili e prodotti agricoli.
Da ricordare che però il NAFTA
  • proteggeva altresì i diritti di proprietà intellettuale (brevetti, diritti d'autore e marchi di fabbrica) 
  • delineava la rimozione delle restrizioni sui flussi di investimenti tra i tre paesi. 
  • Norme riguardanti la protezione dei lavoratori e dell'ambiente furono aggiunte successivamente come risultato degli accordi supplementari firmati nel 1993.
importazioni ed esportazioni
degli Stati Uniti da e verso il Messico
Ma perché ho tirato fuori questo trattato?Non solo perché è simile al Ttip,ma anche perché,essendo in effetti sulla stessa linea,è utile e interessante leggere le conseguenze dell'applicazione del trattato per capire cosa potrebbe comportare l'approvazione del Ttip.
Il Nafta elimina di fatto le regole che limitano gli scambi commerciali fra diverse nazioni.Qui c'è un sito web che permette di verificare gli import ed export fra due nazioni (ma a me,attualmente,non funziona - provateci voi).

Sin dalla firma dell'Accordo nel 1992, è stato difficoltoso analizzare i suoi effetti macroeconomici a causa dell'ampio numero di altri fattori nell'economia globale,però si sono riscontrati degli effetti evidenti:

  1. piuttosto che incrementare il commercio, il NAFTA ha causato una deviazione del commercio nel quale ogni Membro del NAFTA ora importa maggiormente dagli altri Membri a spese degli altri paesi nel mondo;
  2. alcuni economisti argomentano che è aumentata la concentrazione di ricchezza sia in Messico sia negli USA. 
  3. il commercio tra le nazioni è aumentato in modo esponenziale; il commercio tra gli USA e il Messico è raddoppiato.
 Molti hanno valutato che con TTIP,gli scambi commerciali fra Italia e Usa potrebbero aumentare facendo sì che le aziende nel nostro Paese vedano più introiti e creino più posti di lavoro (import-export Usa-Italia).

MULTINAZIONALI CONTRO GLI STATI: PERCHE' TRUMP E' CONTRO IL TTIP
[CONTRO]

L'esatto opposto del libero mercato sono:
il nazionalismo economico e il protezionismo.

Questi due sono infatti le politiche economiche del nuovo presidente degli Usa, Donald J. Trump.
Il protezionismo tende a proteggere le attività produttive nazionali mediante interventi economici statali anche ostacolando o impedendo la concorrenza di Stati esteri.Dunque,il motto di Trump «American First» sta proprio a significare una serie di politiche che puntino a proteggere i prodotti,le aziende e i cittadini statunitensi,anziché aprirsi ad un libero mercato che porti ad una importazione selvaggia di prodotti esteri che potrebbero intaccare l'economia nazionale.
È un po' come evitare che si importi grano estero per permettere alle aziende locali di acquistare il grano nazionale per poter quindi arricchire le aziende statunitensi facendo circolare prodotti e denaro non oltre i confini nazionali.

Lasciando per un attimo le misure antiterrorismo applicate dall' 11 Settembre 2001 che hanno aumentato i controlli degli spostamenti da uno Stato all'altro,il NAFTA ha aumentato gli spostamenti (turistici e lavorativi) da e per il Messico e il Canada.
Il confine tra Stati Uniti e Canada è controllato da posti di controllo, ma i cittadini americani e canadesi generalmente sono autorizzati ad attraversarlo senza particolari disposizioni, visto o passaporto. L'identificazione delle fotografie e la prova della cittadinanza, ad ogni modo, è generalmente richiesta ma i cittadini di altre nazioni possono affrontare requisiti più severi.
Sono aumentate anche le migrazioni dal Messico agli Usa,ma dopo l' 11 Settembre 2001 i piani sono cambiati,e le restrizioni al libero flusso di spostamento dal Messico è stato ridotto anche con i lavori di completamento del muro divisorio fra i due Stati (iniziato nel 1994 durante il mandato di Bill Clinton e proseguito da G.W.Bush e votato anche da Hillary Clinton e Barack Obama - qui un mio articolo in merito).

LE MULTINAZIONALI CHE FANNO CAUSA AGLI STATI
Mentre la paura di Trump è che l'economia statunitense abbia cali dovuti a troppe importazioni e che le altre nazioni traggano vantaggio importando dagli Stati Uniti,alcuni politici che sono contro il TTIP temono azioni legali da parte di multinazionali verso gli Stati dove esse investono e creano le loro aziende.

Un esempio è il famoso caso della Philip Morris contro il governo dell'Uruguay,processo iniziato il 19 Febbraio 2010 e terminato l'8 Luglio 2016,dopo quasi sette anni.
Dal 2003 sino al 2006 in Uruguay lo Stato ha iniziato delle campagne contro il fumo in accordo con l'Organizzazione Mondiale della Sanità,soprattutto con il presidente,Tabaré Vázquez,oncologo di professione.Il nome della campagna è Libre de Humo de Tabaco. Il 1 ° marzo 2006, l'Uruguay è diventato il primo paese dell'America Latina a vietare il fumo negli spazi pubblici chiusi.
Nel marzo 2008 sono state approvate altre leggi anti-fumo tra le quali
  • il divieto di vendere diversi tipi di sigarette della stessa marca
  • la diffusione di immagini di avvertimento sui rischi del fumo coprendo almeno l'80% del pacchetto di sigarette (più o meno come avvenuto anche in Italia)
  • aumentando le tasse sulle sigarette
  • ponendo un divieto di pubblicizzare sui media le sigarette
  • e un divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi con marchi di sigarette
  • fumo vietato in luoghi pubblici al chiuso

La Philip Morris,vedendosi approvare leggi che avevano (ed avrebbero) causato un calo di vendite di sigarette,decise di intentare una causa contro il governo uruguaiano.Può parer normale far causa a uno Stato che penalizza un settore in particolare,ma qui si parla di un prodotto che non è indispensabile e causa anche malattie e morte. Il processo ha visto la vittoria del governo dell'Uruguay e la condanna delle spese processuali alla Philip Morris (questa la notizia).

La domanda è: come è stato possibile avviare questo processo? Grazie all' ISDS (Investor-state dispute settlement - Risoluzione delle controversie tra investitore e Stato) uno strumento di diritto pubblico internazionale che garantisce a un investitore straniero (quindi una multinazionale straniera) il diritto di dare inizio ad un procedimento di risoluzione delle controversie nei confronti di un governo straniero (lo "Stato ospite").

TTIP = ALIMENTI CONTAMINATI SULLE NOSTRE TAVOLE?
Su un sito di Greenpeace,nel maggio 2016,furono pubblicati dei documenti segreti sul TTIP (con l'hashtag #TTIPleaks) dai quali saltò fuori che il governo statunitense voleva e,presumibilmente,vuole che l’Europa superi il cosiddetto “principio di precauzione”, secondo il quale un prodotto potenzialmente pericoloso possa essere ritirato dal mercato se non è provato scientificamente che sia sicuro.

Nell'articolo fu riportato che «per gli Stati Uniti, se una sostanza sul mercato presenta un rischio,quel rischio va gestito; per l’Unione Europea, invece, quella sostanza va evitata e, quando è possibile, sostituita con una sostanza alternativa meno rischiosa». Il direttore dell’Ufficio europeo di Greenpeace, Jorgo Riss, ha sottolineato che «il principio di precauzione è iscritto nei Trattati Ue, ma sorprendentemente, non viene citato neanche una volta in queste 248 pagine, come se all’Ue non interessasse difenderlo».

Attualmente in Italia vengono importati tanti prodotti Made in Usa.Vi basta prendere delle confezioni di frutta a guscio (noci,nocciole,ma soprattutto arachidi) per scoprire che il Paese di origine è USA.
Per non parlare dei tanti Mc Donald's che non sono altro che una catena di fast food statunitense.Tre anni fa fece scalpore un servizio di Jamie Oliver il quale spiegò come le carni degli hamburger del Mc Donald's fossero trattati con ammoniaca (qui l'articolo).
La produzione di carne suina e bovina europea è il doppio di quella degli Stati Uniti,e ha regole più severe sul benessere degli animali.

Prendiamo la ractopamina: è un ormone della crescita che accelera l’incremento ponderale,migliora la resa del mangime e aumenta la magrezza delle carcasse (animali) vietato nei Paesi dell' Unione Europea in base alla direttiva 96/22/CE (ad eccezione della somministrazione per scopi terapeutici) perché danneggia il sistema endocrino umano. Il divieto della sostanza imposto dall’UE si applica alla carne prodotta nell’UE e a quella importata da paesi terzi.
Il suddetto ormone,invece,è considerato sicuro per l'uomo e quindi utilizzato nei suini e bovini da parte di
- Stati Uniti
- Korea del sud
- Canada
- Giappone
L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha comunque,un po' di anni fa,valutato la sicurezza della ractopamina nei mangimi animali. Il fatto che l'ormone sia pericoloso lo dimostrano anche restrizioni sulle importazioni. In un articolo del 2013 leggiamo che «dal 4 febbraio [2013] la Russia [che non fa parte dell'UE] potrà bloccare l'ingresso di carne di manzo e maiale proveniente da Stati Uniti e Canada. Il motivo della decisione è l'uso, da parte degli allevatori, della ractopamina, un promotore della crescita» (qui l'articolo).

Ricordando che comunque anche nelle nostre nazioni utilizzano farmaci negli allevamenti e fitofarmaci nell'agricoltura,c'è da sottolineare che molti divieti imposti dall'UE impediscono l'uso di certe sostanze che invece in altre nazioni vengono tranquillamente impiegate (vedi da YouTube il video).
Con TTIP dovranno esser necessariamente tolti certi divieti,altrimenti molti prodotti non potrebbero esser importati nei Paesi dell'UE dacché contengono (o sono trattati) con sostanze dichiarate illegali.

ADDIO TTIP. ARRIVA IL CETA
È questo il problema che porta tanti enti e persone a scagliarsi contro il TTIP: la qualità degli alimenti che verranno importati nelle nostre nazioni. Senza però conoscere i divieti che verranno tolti e quelle che rimarranno, non si potrà mai sapere cosa accadrà con l'eventuale approvazione del trattato.
In una notizia di metà 2016 si apprende che per la Germania,il TTIP è definitivamente fallito. Il ministro dell'Economia tedesco disse,in merito ai colloqui con gli Stati Uniti per il TTIP «Gli europei non possono capitolare alle richieste americane».

Sembra che la questione sia chiusa.Ma forse non è così.Di recente è apparso un nuovo trattato,il CETA, l'Accordo Economico Commerciale Globale,che verrà stipulato fra Unione Europea e Canada.

COSA COMPORTERA' IL CETA
Una volta applicato - leggiamo dal sito istituzionale dell'UE - ,il CETA

  1. offrirà alle imprese europee nuove e migliori opportunità commerciali in Canada 
  2. sosterrà la creazione di posti di lavoro in Europa
  3. Eliminerà i dazi doganali
  4. porrà fine alle restrizioni nell'accesso agli appalti pubblici
  5. aprirà il mercato dei servizi
  6. offrirà condizioni prevedibili agli investitori 
  7. contribuirà a prevenire le copie illecite di innovazioni e prodotti tradizionali dell'UE

INUTILI ALLARMISMI
L'accordo rispetterà pienamente le norme europee in settori quali la sicurezza alimentare e i diritti dei lavoratori. Il CETA contiene anche tutte le garanzie necessarie per far sì che i vantaggi economici ottenuti non vadano a scapito della democrazia, dell'ambiente o della salute e della sicurezza dei consumatori.

Nella pratica, l' accordo agevolerebbe l' Italia:  ad esempio, esporta in Canada, 50 milioni di euro di formaggi che, con l' eliminazione dei dazi, potrebbe veder aumentare le esportazioni.
Chi si batte contro il CETA è perché ha paura dell' aumento di importazione del grano canadese che oggi comprende una fetta sostanziale delmercato italiano difatti, praticamente tutta la pasta che mangiamo è composta da grano italiano ma anche grano canadese e americano.
Le preoccupazioni in merito al CETA sono infondate perché il trattato prevede, come scritto, il rispetto delle norme europee. Ad esempio, in Europa non sono ammessi determinati pesticidi oppure ormoni dati agli animali e quindi, la concessione di importazione di prodotti canaedesi non comporterà l' importazione di prodotti non conformi alla legislazione europea.
Qui ci sono i documenti ufficiali mentre qui delle risposte alle domande sul trattato CETA.

Sul CETA dovrà pronunciarsi la plenaria in un voto in agenda il 15 febbraio a Strasburgo e potrebbe entrare in vigore già ad aprile 2017. I voti a favore in commissione sono stati 25, 15 i contrari, un astenuto (Ansa).

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