Come leggere la bolletta dell'Enel? Ecco una spiegazione semplice su ogni sua parte. Con la nuova bolletta ci sono stati aumenti

di Lapenna Daniele

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Qualche giorno fa, con l'articolo "Energia elettrica:dal 2016 si andrà verso l'abolizione della tariffa progressiva e l'aumento della quota fissa in bolletta" ho spiegato i cambiamenti che vedremo in bolletta e che avverranno in maniera graduale sino al 2018. Ho riportato i documenti redatti dall'Autorità per l'Energia Elettrica che hanno riportato le modifiche da apportare nei prossimi anni.

In questo articolo vorrei invece rispondere ai molti utenti che mi hanno riferito come sia particolarmente complesso capire le varie diciture presenti nella fattura che Enel ci invia ogni mese.
Vediamo di capirci un po' di più. Vi consiglio di tenere sotto mano la vecchia fattura e quella nuova, in modo da seguire la spiegazione e capire i dettagli.

IMPORTANTE:
analizzando le vecchie fatture (quelle inviate sino a dicembre 2015) e quella nuova (che è stata introdotta da gennaio 2016) ho scoperto dei costi che sono diminuiti e altri che sono invece aumentati. Li ho evidenziati così che potrete anche voi controllare la differenza leggendo le vostre bollette.
Nel dettaglio, nella spesa per la materia energia la quota fissa al mese per cliente è passata da 2,50 a 2,35 euro; nella spesa per il trasporto e gestione del contatore la quota fissa al mese per cliente è passata invece da 0,59 a 1,20 euro quella della potenza al mese per kWh è passata da 0,5845 a 0,838 euro.

ENEL, ENEL ENERGIA, EDISON... QUAL E' LA DIFFERENZA?
Intanto spieghiamo la differenza fra Enel e le altre compagnie presenti sul mercato per l'erogazione dell'energia elettrica (e gas) ai cittadini.
Enel Servizio Elettrico fa parte del servizio di maggior tutela, ovvero garantisce al consumatore l'erogazione di energia elettrica alle condizioni economiche e contrattuali stabilite dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (A.E.E.G.).
La AEEG è l'autorità riportata nell'articolo che ho scritto qualche giorno fa: è un'istituzione nata nel 1995 che, in seguito alla decisioni dell'Unione Europea di liberalizzare il settore dell'energia elettrica e quello del gas naturale, rispettivamente, sostituendo di fatto i monopoli presenti nella maggior parte dei paesi aderenti alla Unione, ha assunto il ruolo di soggetto regolatore dei mercati liberalizzati. Questa gestisce situazioni che vanno dalla regolazione tariffaria all'accesso alle reti, sino al funzionamento dei mercati e alla tutela degli utenti finali. 
Con Enel, la tariffa all'utente finale varia secondo le fluttuazioni di prezzo stabilite di volta in volta dalla A.E.E.G. Questo è un fattore sia positivo che negativo: se i prezzi salgono, in bolletta troveremo il costo al kWh (kilowattora) più alto (di solito parliamo di aumenti di qualche centesimo di euro al kWh), se i prezzi scendono, avremo un costo al kWh più basso.
Ricordiamo che Enel è una S.p.a. ove il maggior azionista è lo Stato italiano con il Ministero dell'economia e delle finanze, detenendo il il 23,50% dell'intero capitale sociale.

Gli altri operatori, come Enel Energia, fanno parte del mercato libero e sono totalmente private a differenza di Enel. Le loro tariffe non sono agganciate a quelle previste dall'A.E.E.G. e quindi queste aziende del libero mercato offrono piani tariffari che prevedono di solito il prezzo bloccato per un periodo di tempo determinato che lo si stabilisce direttamente col cliente (in base alle sue esigenze o modalità e quantità d'uso dell'energia elettrica) scegliendo una tariffa tra quelle proposte.
Ciò significa che se l' Autorità per l'energia elettrica abbassasse i prezzi, chi è con operatori del mercato libero non vedrà cambiamenti; chi è invece con Enel, che fa parte del servizio di maggior tutela, vedrà scendere il costo della propria bolletta. Lo stesso se invece i prezzi aumentassero: chi sarà con i secondi, non avrà aumenti a differenza di chi sarà con Enel.

LA BOLLETTA
Il primo foglio che appare nella nuova fattura riporta ora una ripartizione più chiara delle varie spese che compongono il totale della fattura:
se sino al dicembre 2015 Enel divideva in maniera generica le varie sezioni in "servizi di vendita" e "servizi di rete",ora invece ci mette al corrente di tutte le spese che sosteniamo con la nostra bolletta, dalla materia energia, sino alla spesa per il trasporto dell'energia e gestione del contatore. Quindi una ripartizione sicuramente più chiara.
















Grazie ai contatori elettronici, il gestore rileva automaticamente la lettura del contatore in giorni prestabiliti. State certi che non ci possono essere errori (a meno di malfunzionamenti dell'apparecchio, ma è un caso raro) e quindi le letture sono esatte. Comunque, se vorrete, potrete comunicare la lettura al gestore (lettura rilevata) leggendola dal contatore. Come detto, le letture avvengono in automatico (si chiamano autoletture) e quindi comunicarla non è necessario, tranne quando vi sono problemi di lettura e quindi viene riportata una lettura cosiddetta stimata.
La lettura stimata, con riferimento ad un determinato periodo, è la lettura ipotetica stabilita in mancanza di letture rilevate o autoletture: nella bolletta viene indicata quindi una stima del numero che dovrebbe comparire sul display del contatore ad una certa data. Questi consumi ipotetici vengono calcolati sulla base delle informazioni dei consumi storici del cliente a disposizione del venditore: se ad esempio il consumo giornaliero è sempre al di sotto di 5 kWh, non verrà certamente inserita una quantità superiore.
Il consumo rilevato è quello letto dalla sede centrale sul display e che verrà fatturato.

Potrete trovare anche il ricalcolo: questo avviene per compensare la mancata lettura di un mese. Non essendo avvenuta, ed avendo quindi inserito una lettura stimata (con un consumo fatturato stimato), il gestore, quando al leggere la nuova lettura si accorgerà di aver stimato male, sistemerà i vostri conti detraendo i kWh (e gli euro) in più inseriti.

Con Enel ci sono due tipi di tariffe possibili: tariffe biorarie e monorarie (una precisazione: la tariffa monoraria si può attivare solo con operati del mercato libero).
La tariffa bioraria è probabilmente quella che avrete anche voi per il contratto della vostra abitazione, e prevede costi diversi in base alla fascia di utilizzo dell'energia elettrica. Enel ne predispone di tre:
  • quelle meno costose (riportate in bolletta come fascia F23), nell'ordine
    fascia F3 (ore fuori punta)

    dalle 23.00 alle 7.00, da lunedì al sabato, la domenica tutto il giorno e i giorni festivi
    fascia F2 (ore intermedie)

    dalle 7.00 alle 8.00, dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì e dalle 7.00 alle 23.00 il sabato
  • quella più costosa, nella quale è bene evitare di utilizzare elettrodomestici che consumano molto
    fascia F1
    (ore di punta), che va dalle 8.00 alle 19.00 da lunedì al venerdì
La tariffa monoraria invece prevede un unico prezzo per tutta la giornata, indipendentemente dall'orario in cui consumi energia.
Per quanto riguarda Enel, il costo del consumo di energia è:
  • tariffa bioraria:
    - fascia F1     0,061110   euro al kWh (sei centesimi di euro)
    - fascia F23   0,052980   euro al kWh (cinque centesimi di euro)
  • tariffa monoraria
    - unica fascia 0,055670   euro al kWh (cinque centesimi di euro)
Il resto dei costi (quelli relativi alla componente di dispacciamento e ai servizi di rete) sono identici.

DETTAGLIO IMPORTI BOLLETTA














LA VECCHIA FATTURA
Eccoci qui alla parte più importante della bolletta: il dettaglio dei costi che sosteniamo con la nostra bolletta. Nell'immagine sopra vediamo a sinistra la nuova fattura e a destra quella che abbiamo ricevuto sino al dicembre 2015.
Anche se la vecchia fattura non la riceveremo più, vorrei spiegare comunque le varie parti nel caso vorreste controllare e capire anche le vecchie bollette o comparare i consumi dei mesi o anni scorsi con le prossime fatture che vi giungeranno a casa. Nella vecchia bolletta avevamo le sezioni:
  • Servizi di vendita 
    sono i costi sostenuti dal gestore per acquistare e rivendere l'energia elettrica al cliente finale.
    Questi vengono divisi in
    - quota fissa
    importi da pagare indipendentemente dalla quantità di energia elettrica consumata
    che comprende la commercializzazione vendita,che copre i costi di gestione commerciale dei clienti e la componente di dispacciamento (che spiegherò più avanti).
    - quota energia
    comprende i costi di acquisto sostenuti dal gestore e comprende i costi per l'energia, dispacciamento, componente di dispacciamento, componente di perequazione
    QUI un documento in pdf  per maggiori dettagli
  • Servizi di Rete
    sono le attività che consentono al tuo gestore di trasportare l'energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali e di distribuzione locali fino al contatore, per consegnarla ai clienti
    Gli importi pagati per i servizi di rete sono suddivisi in
    - quota fissa

    importi da pagare indipendentemente dalla quantità di energia elettrica consumata
    - quota variabile

    comprende tutti gli importi da pagare in relazione alla quantità di energia elettrica trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta di energia del vostro contatore
    - quota potenza
    importo da pagare in base alla potenza impegnata. Se il vostro contratto prevede un massimo di 3 kWh di potenza, si pagherà 3 x 0,4278 €/kW/mese = 1,28 euro. Ogni mese dunque pagherete 1,28 euro di cifra fissa per la quota potenza.
    QUI un documento in pdf  per maggiori dettagli
  •  Imposte varie
    accise e iva
LA NUOVA FATTURA
Adesso passiamo a capire i dettagli che riporta la nuova fattura. Abbiamo

1 - Spesa per la materia energia
Questa sezione riporta le diverse attività che svolge il vostro gestore per fornirvi l'elettricità, tra le quali
- acquisto dell’energia, costi per acquistare e rivendere l'energia

- componente di dispacciamento, ovvero il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica
- commercializzazione al dettaglio, che è legata alla gestione dei clienti
- eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento

In questa prima sezione abbiamo
  • QUOTA FISSA, che sono importi da pagare indipendentemente dai consumi
    Personalmente ho controllato le mie fatture e il suo valore pare diminuito (verificate voi stessi e semmai commentate riportando il valore della vostra bolletta): fino a dicembre, il costo da pagare al mese per cliente era di 2,50 euro, mentre da gennaio 2016 riporta un costo di 2,35 euro (approssimato a due cifre decimali: il numero completo riportato è 2,351900).Un costo che è diminuito di 0,15 euro.
  • QUOTA ENERGIA, che comprende tutti gli importi da pagare in proporzione al consumo di energia elettrica.
    Vengono riportati i kWh consumati e il periodo di riferimento. Se avete un contratto con tariffa bioraria, noterete la differenza del prezzo unitario per le fasce F1 e F23, con la prima che avrà un costo unitario superiore al primo (ecco perché conviene utilizzare elettrodomestici che consumano molta energia nella fascia F23).
    Il calcolo è semplicissimo: Totale euro = Prezzo unitario x Quantità
    Ogni kWh lo pagate dunque pee il prezzo unitario
  • COMPONENTE DI DISPACCIAMENTO (parte variabile)
    come scritto sopra è il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica. È specificato che si tratta di una parte variabile perché varia in base al livello del consumo di energia elettrica. Vengono riportati sotto il nome di scaglioni: 1° scaglione, 2° scaglione, 3° scaglione,... etc.
    I consumi fatturati vengono ripartiti in scaglioni sulla base del consumo medio giornaliero del cliente.
    Ogni scaglione è compreso tra un livello minimo ed uno massimo:

    Il 1° scaglione:  va da 0 a 1800 kWh consumati, il 2° scaglione:  va da 1801 a 2640 kWh e così via, come vedete nell'immagine sopra. Ogni scaglione ha il suo costo.
    Facciamo un esempio.
    Calcolate il vostro consumo medio giornaliero in questo modo:
    mettiamo di aver consumato 250 kWh nel mese di gennaio (composto di 31 giorni), quindi faccio
    250 : 31 = 8,0 kWh consumati al giorno.
    Faccio così per ogni mese (dividerò dunque per 30, 31, 28 o 29 in base al numero dei giorni del mese) ottenendo il consumo giornaliero di tutti i mesi. Dopo sommo tutti e dodici i risultati ottenuti e li divido per 12. Ottengo così il consumo medio giornaliero, fingiamo sia di 8 kwh.
    Il consumo medio annuo è di 8 x 365 = 2920 kWh.
    Mi verranno applicati quindi i primi 3 scaglioni. Nella bolletta vedremo che il consumo di 8 kWh giornalieri saranno così ripartiti
    - 4.93 kWh nel 1° scaglione (1800 kWh)  che è circa il 62% del consumo medio annuo
    - 2.30 kWh nel 2° scaglione (840 kWh)    che è circa il 29% del consumo medio annuo
    - 0.77 kWh nel 3° scaglione (280 kWh)    che è circa il 9%   del consumo medio annuo
    1800 + 840 + 280 = 2920 kWh.
2 - Spesa per il trasporto e gestione del contatore
Questa sezione comprende gli importi sostenuti per le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e anche per l’attività di misura che comprende anche la gestione del contatore.
Il livello della spesa per tali attività è definito dall’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (A.E.E.G.), sulla base di criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dei costi sostenuti per tali attività.
Questa sezione è divisa in:
  • QUOTA FISSA
    che è sempre quella quota fissa pagata al mese per cliente. Questo valore ho notato che è aumentato. Nelle fatture sino a dicembre 2015 vi era un costo di 0,59 euro al mese; da gennaio 2016, il costo è salito a 1,20 euro al mese. Una differenza di 0,61 euro. Facendo una differenza fra la diminuzione della quota fissa della spesa per la materia energia (punto 1 affrontato prima) che è di 0,15 euro e l'aumento di questi 0,61 euro, otteniamo un -0,46 euro. Quindi possiamo stabilire definitivamente che abbiamo avuto un aumento in bolletta.
  • QUOTA POTENZA
    questa è sempre il costo che paghiamo per la potenza impegnata, ovvero per il massimo di kWh della nostra tariffa (di solito è 3 kWh). Anche questo valore è aumentato: nella vecchie fatture ho riscontrato un costo di 0,5845 euro al mese per kWh che quindi si calcola
    0,5845 x 3 kWh = 1,75 euro al mese;
    in quella nuova 0,838 euro al mese per kWh che calcolato viene
    1,7535 x 3 kWh = 2,51 euro al mese
    L'aumento è di 0,76 euro al mese per un contratto di potenza di 3 kWh e quindi 0,2535 euro per kWh al mese
  • QUOTA ENERGIA
    che è sempre quella componente calcolata in base ai kWh consumati, divisi sempre per scaglioni.
3 - Spesa per oneri di sistema
Comprende costi destinati alla copertura dei seguenti costi (sono pagati da tutti i clienti del servizio elettrico): - messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
- copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;
- sostegno alla ricerca di sistema;
- copertura del bonus elettrico (che però non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);
- copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;
- integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica

4 - Bonus Elettrico
Per chi ne ha fatta richiesta, questa sezione è riservata ai dettagli dell'importo sottratto al totale della fattura per chi ha fatto richiesta dell'agevolazione per il disagio economico. Per i nuclei famigliari che versano in disagio economico è possibile richiedere questo bonus che, per l'anno 2015/2016, era di circa 6 euro in meno al mese. Qui per info sul bonus elettrico, gas e idrico per disagio economico.
Questo il sito ufficiale del Bonus Energia con le notizie aggiornate.

PRECISAZIONI
Io ho rilevato degli aumenti rispetto al 2015, ma vedendo il costo dell'energia al kWh nel corso degli ultimi sette anni per i clienti domestici, possiamo riscontrare una diminuzione consistente: ad esempio a ottobre 2013, il costo al kWh nella fascia a basso costo F23 per i servizi di vendita andava da 0,09 euro a 0,10 euro, mentre a gennaio 2016 lo vediamo oscillare da 0,06 a 0,08 euro (l'oscillazione è data dagli scaglioni).
Lo possiamo leggere dai file in excel liberamente visualizzabili e scaricabili messi a disposizione dall' Autorità per l'energia elettrica e gas ai link
http://www.autorita.energia.it/it/dati/condec.htm
dove, cliccando sui link, si potranno visualizzare i costi dell'energia per ogni anno

CONSIGLI FINALI
Per concludere, vorrei darvi alcuni semplici consigli
  1.  leggere sempre tutti i fogli allegati alla fattura:
    se ti fai inviare la bolletta via mail, controlla che sia quella completa o quella sintetica.
    Nel dubbio, fai accesso all'area riservata di MyEnel.it e controlla la fattura in formato Pdf.
    Se non sei registrato, ti consiglio di farlo in modo da poter visualizzare la fattura dell'Enel appena viene emessa, così nel caso la bolletta cartacea non ti arrivi o arrivi a casa tua in ritardo, avrai già in mano la fattura col bollettino che potrai pagare prima della scadenza. Inoltre dal sito potrai gestire i tuoi dati, visualizzare le vecchie bollette e gestire altri servizi collegati al tuo contratto.
    Inoltre nei fogli allegati, anche i gestori di telefonia riportano novità o cambi eventuali di piano o tariffe, quindi è sempre bene leggere e conservare tutti i fogli per non farsi sfuggire eventuali modifiche;
  2. comunicare la lettura del contatore:
    se comunichi la lettura regolarmente, il tuo profilo di consumo sarà sempre aggiornato. In tal modo, nel caso di assenza di una lettura effettiva (verrà effettuata dunque una lettura stimata in base ai consumi dei mesi precedenti, ma che verrà aggiornata con la prossima autolettura effettuata in automatico da Enel), il gestore sarà in grado di inviarti una bolletta il più possibile vicina al tuo reale consumo. A questo link delle info dal sito di Enel per la comunicazione della lettura;
  3. analizzare bene i dettagli di importo bolletta
    ritagliati dieci minuti di tempo al mese per poter controllare eventuali aumenti e consumi di energia elettrica. Questa risorsa la paghi, non ti viene regalata, quindi è bene controllare bene la fattura e semmai confrontarla con quelle vecchie un po' come ho fatto io scoprendo aumenti o diminuzioni.
    Se hai una tariffa bioraria, utilizza gli elettrodomestici che consumano molta energia come ad esempio la lavatrice e il forno elettrico nelle fasce F2 e F3;
  4. valutare anche le offerte delle aziende del mercato libero
    se è in linea con le tue esigenze e quindi se puoi risparmiare qualcosina. Non firmare mai nessun contratto su due piedi, ma chiedi di farti mostrare tutti i fogli, e prenditi tutti i giorni che desideri per leggerli attentamente. Per legge, il cliente deve visualizzare e leggere tutti i fogli in possesso da colui che propone un contratto prima di firmarlo: leggi tutte le clausole, tutti i costi (comprensivi di iva e non senza iva) e la durata delle tariffe (spesso hanno una durata determinata dopo la quale queste risalgono al costo originale);
  5. controllare ogni tanto il contatore
    può accadere che il contatore abbia il display difettoso: questo è un segnale che il contatore ha un problema. Segnalalo al numero verde di segnalazione guasti
  6. per qualsiasi dubbio, contattare il servizio clienti
    gli operatori del numero verde sono lì per darti tutte le informazioni che desideri. Usa il numero del call center nel caso hai dubbi o desideri chiarimenti sulla bolletta.

SPIEGAZIONI  DEI TERMINI PRESENTI NELLA FATTURA
Per chi vuole studiarsi e capire tutti i vari termini delle sezioni riportate nella fattura dell'energia elettrica, c'è il glossario visualizzabile e scaricabile dal sito di Enel Servizio Elettrico.

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