Offrire 100 euro al poliziotto per evitare una multa non è reato



Non commette corruzione chi offre solo 100 euro al poliziotto per evitare la multa: se corruzione deve essere, è necessario che l’offerta sia consistente e non irrisoria.
Come riporta laleggepertutti.it, la Cassazione si è pronunciata così su un caso che riguarda un automobilista fermato in stato di ebbrezza.
Un biglietto da “cento” non può determinare agitazione e confusione nel pubblico ufficiale tanto da costituire, per questi, una seria tentazione. È questa la convinzione dei giudici della Cassazione [ Sentenza n. 1935 sez. VI Penale, del 4 novembre 2015 ].
Il denaro ha un valore relativo in funzione delle capacità di reddito del soggetto?
Non così per i giudici supremi, secondo i quali 100 euro sono, per chiunque, troppo pochi per parlare di un’offerta di corruzione seria, tale cioè da provocare nel pubblico ufficiale un concreto ed effettivo turbamento e spingerlo a chiudere un occhio ed accettare l’importo.

Con questa motivazione la Corte ha assolto dalle accuse di corruzione un conducente trovato alla guida in stato di ebbrezza e che, per evitare la sanzione penale massima, aveva estratto un bigliettone dal portafogli esibendolo alle autorità. Sebbene tale motivo sia stato ritenuto già sufficiente per evitare il carcere all’ automobilista, la sentenza opera anche un’altra valutazione. Quand’anche l’offerta fosse stata consistente (e, a questo punto, sarebbe lecito chiedersi quale possa esser l' importo ), le condizioni psicofisiche dell’uomo, in evidente stato di alterazione, non consentivano di ritenerlo capace di intendere e di volere e, quindi, in grado di capire il significato del gesto.
Per i magistrati è quindi carente la “offensività” nella condotta tenuta dal conducente. L’imputato evita così il penale per la corruzione, ma non certo la condanna per guida in stato di ebbrezza.

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