Indignatevi



di Lapenna Daniele

Ci sarebbe tanto da scrivere e da dire sugli attentati terroristici, ma già tanta, troppa gente ha parlato e ha scritto troppo. A chi ha subìto la perdita di un caro ( e a tutti noi ), non importa delle cause dell' evento tragico, dei carnefici e delle vittime, di ciò che è accaduto nel passato e del ciò che sta accadendo nel presente. No. Importa solo arrabbiarci con chi ci fanno credere siano i cattivi. Ci colgono nella nostra ignoranza e ci danno del cibo marcio da mangiare. Prendono un sacco di semi misti e vi dicono
« Questo è grano ». E voi ci credete.
Tutti inveiscono contro i media, ma tutti prendiamo da mangiare da loro.
Tutti inveiscono contro i governanti delle nazioni, ma tutti esultiamo al loro lancio di bombe.
Tutti ce ne freghiamo dei morti di serie B, e tutti piangiamo quando le vittime siamo noi.

Quel che ognuno di noi dovrebbe fare, è informarsi a dovere sulla situazione.
Non tanto per prendersela con chi è veramente la primaria causa di queste bruttezze, ma per capire che ci sono vittime che soffrono da tanto, da troppo tempo, ma che noi ignoriamo ogni giorno.
Che i nostri "imperatori" ci danno risorse primarie - che noi strautilizziamo e ne chiediamo sempre di più ogni giorno - intrinse di sangue umano. Nelle nostre auto c'è benzina e sangue. I nostri cibi sono dunque trasportati da mezzi che vanno a petrolio e sangue.

« E noi cosa possiamo fare? »
Ecco la domanda che anticipa di pochi secondi il voltarsi dall' altro lato, facendo spallucce.
La cosa da fare è semplice:
prendete le vittime innocenti di altre parti del mondo e fate finta siano francesi, o italiani.
A questo punto indignatevi, e fate come quando le vittime appartengono alla vostra nazione o continente.
Beccarsi una bomba mentre si sta giocando con il proprio bambino è da persone innocenti.



Nessuno di noi si è mai unito in strada per i diritti delle vittime di una guerra lontana. Certo, non ci interessa. Se quella guerra prendesse una brutta piega, i rubinetti di petrolio e gas verrebbero chiusi. Rubinetti che hanno tubature che giungono anche al nostro Paese. Indi per cui anche noi moriremmo di fame e di sete. A quel punto scenderemmo in piazza per protestare.
Lo hanno detto i più grandi filosofi e pensatori antichi: ogni evento è interdipendente da un altro.
Tutto è connesso. Come un terremoto avvenuto nell' oceano provoca uno tsunami che colpisce zone site a mille miglia di distanza, così una guerra lontana porta ricchezza o povertà in un' altra zona del mondo.
La vita è fatta così.
Tutto ci riguarda, anche il più piccolo soffio di vento dell' oceano lontanissimo da noi.

Indigniamoci. Indigniamoci per chi è vittima.
Prendete un individuo e una gomma: cancellate la sua nazionalità, il colore della sua pelle, la sua fede religiosa, e indignatevi!
Indignatevi per l' ingiustizia che subisce. Trattate ogni piccolo pezzo del vostro cibo come oro.
Ogni kilobyte che giunge al vostro computer, ogni mollica di pane, ogni flebile luce artificiale, ogni comodità, ogni abito, ogni alimento o servizio che compiete è un qualcosa di prezioso.
C'è chi ha sotto i piedi le risorse per creare le comodità che noi abbiamo, ma non le vede usare per il proprio popolo. Ha le risorse, ma non ha i servizi. Noi abbiamo i servizi, ma non le risorse.
Non è assurdo? Indignatevi!

Studiate,.. studiate la storia antica, per capire la storia odierna.
Non potrete mai capire ogni evento che accade oggi se non partite dal principio. La storia non è pallosa quando riguarda la nostra vita.
Capite chi è vittima e chi è carnefice.
Spesso i lupi indossano la pelliccia di pecora, e i corpi inermi delle pecore vengono invece fatti sparire. Non dovete schierarvi, ma togliere loro la maschera che indossano.
Non giudicate se non conoscete la verità.
Non credete che i vostri giudizi siano veri e assoluti. Anche voi stessi avete pregiudizi nel momento in cui offrite gratuitamente un parere su un qualcosa che non conoscete. Scrollateveli di dosso queste idee come quando vi scrollate di dosso della polvere. Vi sentirete più puliti.
Immedesimatevi negli altri per capire le loro emozioni.
Il problema dell' essere umano è sempre stato quello di voler reagire alle azioni anziché capire le cause delle stesse. Capire la causa di un' azione permette di evitare che si compia o, almeno, permette di prevederla in anticipo.
Non siate superficiali.
La superficialità vi nasconde la verità. É un velo che vi vien messo sugli occhi, facendo sì che voi seguiate la strada solo ascoltando le indicazioni di una voce proveniente da chissà dove e appartenente a chissà chi.
Arrabbiatevi per la causa giusta della vostra indignazione.
Non sprecate energie per arrabbiarvi verso la direzione errata. Le vostre energie sono preziose per chi vuole reagire ma non ha le forze.

Indignatevi.





Commenti

  1. Ho scritto le medesime cose: domani mattina potrai leggerle.
    Quindi, sono esattamente d'accordo con te, Dani!

    Moz-

    RispondiElimina

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