Decreto cartelle vecchie Equitalia: quelle inesigibili saranno cancellate. Ecco come funziona l' iter di riscossione e cancellazione del debito

di Lapenna Daniele

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A cosa è dovuta questa sanatoria del Governo Renzi sulle cartelle esattoriali ancora non riscosse?
Semplice: un risparmio di denaro.
Con il comma 688 della Legge di Stabilità 2015 verranno cancellate tutte le cartelle relative a debiti insoluti con una cifra pari /inferiore a 300 euro.

Non si dovrà fare nulla: accadrà tutto in automatico. Il contribuente dovrà solo sperare che il fisco non lo becchi in tre anni ( potrà provare a sfuggirgli, se ci riuscirà ) e veder quindi il debito cancellato per sempre.

In effetti la domanda è: quanto costa per lo Stato inseguire un contribuente evasore nel tentativo di veder corrisposta la somma di denaro non regolarmente versata?

LA PROCEDURA DI RISCOSSIONE
L' iter burocratico dello Stato per farsi corrispondere un credito è ben definito e, se lo andiamo ad analizzare, molto lungo e spesso inefficace.
La Regione di competenza invia una notifica di mancato pagamento: si tratta di un semplice avviso col tempo di 60 giorni per regolarizzare la propria situazione.
L' Agenzia delle Entrate poi, invierà la cartella esattoriale notificandola ( se ci riesce ) al contribuente sottolineando che il pagamento del debito non è ancora avvenuto. Questa procederà a iscrivere a ruolo i dati del debitore e comunicarli all' ente della riscossione.
Entra in scena Equitalia che invia le sue cartelle ai contribuenti: se non riesce a beccarli, invierà successivamente delle intimazioni di pagamento che porteranno, in caso di mancato versamento del debito entro cinque giorni, ad esecuzioni forzate per il recupero del credito.

Ovviamente, se durante i controlli si scoprirà che il debitore è nullatenente, si prenderà atto che il denaro speso per l' invio dei plichi, per il pagamento del lavoro dei funzionari e per altri costi delle notifiche, saran stati letteralmente gettati nel cassonetto.

Ha dunque senso attuare un iter così lungo e dispendioso per poi non recuperare il debito e, anzi, spendere più della cifra che si doveva esigere?

SPRECO DI DENARO
Il Governo Renzi ha inserito questa novità per le cartelle esattoriali datate 2000 e seguenti: se entro i tre anni successivi non sarà stato possibile riscuotere la somma dovuta, i dati del debitore e della cartella, che dovrà esser di importo inferiore a 300 euro, sarà definitivamente cestinata.
Questo eviterà di gettare denaro inutilmente per un debito che non sarà corrisposto o che, al suo recupero, non riuscirà a coprire i costi sostenuti per riscuoterlo.

Non so esattamente quanto si spenda per singola cartella ma, a fronte di vari vizi di forma ( che sono in pratica "situazioni che permettono al debitore di vedersi annullare la richiesta dello Stato di esigere un determinato debito" ) esistenti leggendo le sentenze delle cassazioni, penso che anche cartelle di cifre superiori a 300 euro non siano più esigibili.
Spesso, l' Agenzia delle Entrate si dimentica dell' evasore e, quando iscrive a ruolo il suo nominativo, e passa il tutto in mano ad Equitalia, si ritrova con una atto da consegnare a, per esempio, prescrizione avvenuta.

Ha senso procedere quando la cartella è divenuta già inesigibile? 
Dov'è il problema?

Tutto sta nella lentezza della burocrazia. In questo caso fa la fortuna di coloro che non hanno pagato una tassa, ma non certo aiuta le casse dello Stato. Forse bisognerebbe scandagliare tutti i dati e cancellare defnitivamente i debiti prescritti e quelli consegnati con vizi di forma che le rendono nulle.

Ancora una volta lo Stato prova a tagliare gli sprechi, e i contribuenti continuano a sudare freddo quando odono il nome di "cartella esattoriale".
La battaglia fisco-evasori prosegue.

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