Bolletta non pagata: Equitalia sequestra mezzi Protezione Civile
#Equitalia #AgenziadelleEntrate #bolloauto
Con l'automezzo che verrà sottratto furono svolti missioni importanti sia in Basilicata che fuori regione, come in Abruzzo per gli interventi post-terremoto
Equitalia ha sequestrato di un camion e di un'autovettura della Protezione civile «Torre ardente» di Lavello. L'associazione, infatti, ha ricevuto un mese fa un atto ingiuntivo per non aver pagato una bolletta di gas metano risalente al 2004, per un totale di 1400 euro, e la tassa di bollo relativa a due vetture in dotazione (in tutto, 1800 euro).
Il presidente dell'associazione di Protezione civile, Ernesto Angelotti, parla di «vera ingiustizia», e prova a spiegarci il perché. «Per prima cosa - dice Angelotti - è assurdo ricevere un atto ingiuntivo dal Comune, per il pagamento di quella bolletta risalente al 2004. Proprio in quell'anno - ricorda - avevamo chiesto all'amministrazione comunale di aiutarci almeno nel pagamento del gas metano. L'allora segretario comunale ci disse che era tutto a posto, e che avrebbe provveduto il Comune a sborsare la somma necessaria. Ora, purtroppo, ci viene sequestrato un automezzo importantissimo per le nostre attività, a causa di una richiesta economica che arriva proprio dall'amministrazione comunale».
Per quanto riguarda l'altro atto di ingiunzione, Angelotti evidenzia che «una legge regionale, stabilisce che le associazioni di Protezione civile debbano essere esenti dal pagamento della tassa sul bollo: ma nonostante questo, dopo l'ingiunzione da parte della Regione - continua - ci verrà sequestrata un'auto, modello Audi, che utilizzavamo per il trasporto dei dializzati».
Tra i volontari della Protezione civile c'è molto rammarico per l'accaduto.
«Con l'automezzo che ci verrà sottratto - racconta un componente dell'associazione - abbiamo svolto missioni importanti sia in Basilicata che fuori regione. Il camion, attrezzato per l'antincendio e per il trasporto di materiali, è stato utilizzato a San Giuliano, a Casale Monferrato, in Abruzzo per gli interventi post-terremoto. Ma ora - conclude - quel mezzo ci verrà tolto, per il mancato pagamento di alcuni bollettini». «E pensare - interviene Ernesto Angelotti - che svogliamo numerose attività a tutela delle persone e del territorio, e che affrontiamo ogni tipo di spesa con i nostri fondi. Una sola volta abbiamo richiesto un aiuto al Comune, ed è finita con il sequestro di automezzi essenziali per le nostre missioni».
Con l'automezzo che verrà sottratto furono svolti missioni importanti sia in Basilicata che fuori regione, come in Abruzzo per gli interventi post-terremoto
Equitalia ha sequestrato di un camion e di un'autovettura della Protezione civile «Torre ardente» di Lavello. L'associazione, infatti, ha ricevuto un mese fa un atto ingiuntivo per non aver pagato una bolletta di gas metano risalente al 2004, per un totale di 1400 euro, e la tassa di bollo relativa a due vetture in dotazione (in tutto, 1800 euro).
Il presidente dell'associazione di Protezione civile, Ernesto Angelotti, parla di «vera ingiustizia», e prova a spiegarci il perché. «Per prima cosa - dice Angelotti - è assurdo ricevere un atto ingiuntivo dal Comune, per il pagamento di quella bolletta risalente al 2004. Proprio in quell'anno - ricorda - avevamo chiesto all'amministrazione comunale di aiutarci almeno nel pagamento del gas metano. L'allora segretario comunale ci disse che era tutto a posto, e che avrebbe provveduto il Comune a sborsare la somma necessaria. Ora, purtroppo, ci viene sequestrato un automezzo importantissimo per le nostre attività, a causa di una richiesta economica che arriva proprio dall'amministrazione comunale».
Per quanto riguarda l'altro atto di ingiunzione, Angelotti evidenzia che «una legge regionale, stabilisce che le associazioni di Protezione civile debbano essere esenti dal pagamento della tassa sul bollo: ma nonostante questo, dopo l'ingiunzione da parte della Regione - continua - ci verrà sequestrata un'auto, modello Audi, che utilizzavamo per il trasporto dei dializzati».
Tra i volontari della Protezione civile c'è molto rammarico per l'accaduto.
«Con l'automezzo che ci verrà sottratto - racconta un componente dell'associazione - abbiamo svolto missioni importanti sia in Basilicata che fuori regione. Il camion, attrezzato per l'antincendio e per il trasporto di materiali, è stato utilizzato a San Giuliano, a Casale Monferrato, in Abruzzo per gli interventi post-terremoto. Ma ora - conclude - quel mezzo ci verrà tolto, per il mancato pagamento di alcuni bollettini». «E pensare - interviene Ernesto Angelotti - che svogliamo numerose attività a tutela delle persone e del territorio, e che affrontiamo ogni tipo di spesa con i nostri fondi. Una sola volta abbiamo richiesto un aiuto al Comune, ed è finita con il sequestro di automezzi essenziali per le nostre missioni».
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