Troppe ore al cellulare : INAIL deve risarcire il manager annalato di cancro alla testa


Stare troppo al telefono cellulare fa male ma imperterriti continuiamo a usarlo come se nulla fosse e senza le opportune cautele (auricolare - viva voce).
Un detto dice "chi è causa del proprio male pianga se stesso" ma chi è costretto? Purtroppo c'è che non vorrebbe starci al telefono per tutto questo tempo ma lavoro e altre necessità lo costringono a passare ore e ore col cellulare in mano, anzi, all' orecchio.
Nessuno ha mai ottenuto un risarcimento per esersi ammalato usando il cellulare almeno fino ad oggi.

Una sentenza importante quella che ha emesso la Suprema Corte di Cassazione riguardo all'uso sfrenetico del cellulare che potrebbe essere definita "storica" se non altro per la presa di posizione decisa dei Giudici di Piazza Cavour riguardo alla possibile generazione di tumori per l'uso di cellulari e telefoni senza filo, infatti, con la sentenza n. 17438/2012 Piazza Cavour ha riconosciuto il nesso causale tra l’uso del telefonino e l’insorgenza del “neurinoma del Ganglio di Gasser” che sarebbe una grave patologia tumorale in grado di colpire i nervi cranici, in particolare il nervo acustico e, più raramente, come nel caso di specie, il nervo cranico.

La Cassazione ha ritenuto i telefoni mobili (cellulari ma anche i cordless) responsabili di aver generato con le loro onde un cancro ad un ex dirigente di una multinazionale che, per ragioni di lavoro, ha utilizzato i suddetti apparecchi 5-6 ore al giorno per un periodo di dodici anni, ha condannato l'Inail a risarcire il manager.Il manager, a cui nel 2002 venne diagnosticato un tumore benigno al nervo trigemino sinistro, che lo ha reso invalido all’80%, ha subito associato la malattia all’uso prolungato del telefono cellulare e questa tesi è stata confermata scientificamente da due professori specializzati in neurochirurgia e oncologia.

L'uomo non ha più utilizzato il telefono cellulare senza auricolari o viva voce e, intervistato dal Corriere della Sera, ha dichiarato che

Volevo che questo problema diventasse di dominio pubblico perché molte persone non sanno ancora il rischio che corrono parlando a lungo al cellulare senza utilizzare l'auricolare, oppure tenendolo infilato nella tasca dei pantaloni”.
E' strano che si riesca a creare apparecchi ultrasottili e ultra tecnologici ma non si è ancora riusciti a stabilire con certezza il nesso di causalità tra la malattia e la possibile causa della stessa.

Sull'argomento si è espresso anche il Consiglio d'Europa che ha invitato i Governi degli Stati a prendere "tutte le misure necessarie" per limitare l'esposizione ai campi elettromagnetici, specialmente alle frequenze radio dei cellulari, in particolare per i bambini e i giovani che sembrano i soggetti più a rischio di tumori cerebrali".

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