Equitalia: la sua chiusura porterà alla prescrizione delle cartelle iscritte a ruolo. Si profila un gran danno economico ai Comuni, ma una buona notizia per i contribuenti evasori
Un danno pesante per le casse dei comuni gia "a rischio-Imu", una pacchia per chi ha ritardato il pagamento delle multe stradali. L'addio a Equitalia come agente della riscossione per i crediti degli enti locali - previsto dal decreto sviluppo del 2011 e poi prorogato al prossimo 30 giugno - blocca l'incasso delle multe più vecchie, quelle già iscritte a ruolo
E' la stessa Equitalia a scrivere ai sindaci dei 6mila comuni per i quali lavora chiedendo di non inviare più i ruoli (ovvero l'elenco degli automobilisti morosi) a partire da lunedì 20 maggio. Le amministrazioni che non si sono organizzate in proprio per sostituire l'ente di riscossione - e sono la quasi totalità - rischiano di far finire in prescrizione i loro crediti.
Per le già sofferenti casse dei comuni si tratta di una perdita di diverse centinaia di milioni se si considera che non viene riscosso in media il 20% degli 1,5 miliardi di euro di multe elevate dalla polizia locale (quelle della Stradale sono di competenza dello Stato).
La legge prevede dunque il ritorno dei comuni alla piena autonomia fiscale. Ma il "riordino della disciplina delle attività di gestione e riscossione delle entrate degli enti territoriali" richiesto dalla legge per sostituire Equitalia non è ancora un processo compiuto (e in alcuni casi nemmeno avviato) e dal 1° luglio i comuni italiani - con pochissime eccezioni - avranno serie difficoltà a gestire la riscossione dei loro crediti.
Tra poco, cioè, le amministrazioni saranno poste davanti all'alternativa di ricorrere a un altro soggetto esterno che non sia Equitalia o riportare all'interno il servizio dovendo però stare attente ai rigorosi limiti di spesa imposti dal patto di stabilità.
Risultato: la riscossione di una quantità di crediti - dai tributi locali alle sanzioni previste dai verbali dei vigili urbani - verrà congelata in attesa della riorganizzazione. Nel frattempo - un "frattempo" che potrebbe durare a lungo - per molti di questi crediti possono decorrere i 5 anni previsti per la prescrizione. Oltre alla perdita economica, il danno per gli enti locali è aggravato dal "segnale" che questa situazione lancia: non pagare alla lunga conviene.
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