1873: Michail Bakunin anticipò il MoVimento 5 Stelle e diceva che non avrebbe funzionato

Michail Bakunin, anarchico russo, aveva già previsto il MoVimento 5 Stelle nel lontano 1873.

« Supponiamo che un popolo riconosca la propria incapacità a governare, ma abbia comunque un sufficiente capacità di giudizio da affidare l' amministrazione degli affari pubblici ai cittadini migliori.
All' inizio, questi individui sono stimati non per la loro posizione sociale ma per le loro buone qualità.
Sono stati eletti dal popolo perché sono i più intelligenti, capaci, saggi, coraggiosi e i più attivi fra essi.
Poiché vengono dalla massa del popolo, dove si suppone che siano tutti uguali, essi non costituiscono ancora una classe separata, ma un gruppo di uomini privilegiati soltanto dalla natura, e per questa sola ragione eletti dal popolo.

Ecco dunque una società già divisa in due categorie, anche se non ancora in due classi. Una è composta dall' immensa maggioranza dei suoi cittadini, che liberamente si sottomette al governo di coloro che ha eletto; l' altra è composta da un piccolo numero di uomini dotati di attributi eccezionali, riconosciuti e accettati come eccezionali dal popolo, ai quali è stato affidato il compito di governare.
Poiché questi uomini dipendono dal suffragio popolare, essi all' inizio non possono essere distinti dalla massa dei cittadini, tranne che per quelle qualità che ne raccomandarono l' elezione e sono naturalmente i cittadini più utili e più attivi fra tutti.

Essi non richiedono ancora privilegio alcuno né speciali diritti, tranne quello di espletare, secondo la volontà popolare, le speciali funzioni loro affidate. Inoltre, essi non sono in alcun modo diversi dall' altra gente, sia per stile di vita che per il modo di guadagnarsi da vivere cosicché una perfetta uguaglianza esiste ancora fra tutti.

Può questa uguaglianza essere mantenuta per un certo tempo? Io sostengo di no.
Nulla è più pericoloso, per la moralità personale di un uomo, dell' abitudine al comando. Gli uomini migliori e più intelligenti, privi di egoismo, generosi e puri, sempre e inevitabilmente saranno corrotti dall' esercizio del potere.
Due sentimenti, inerenti all' esercizio del potere, mai mancheranno di produrre questa corruzione: disprezzo per le masse e, per l' uomo che regge il potere, un esagerato senso del proprio valore.

"Le masse, nell' ammettere la propria incapacità di governare se stesse, mi hanno eletto come loro capo. Nel far ciò hanno chiaramente proclamato la loro inferiorità e la mia superiorità. E in questa grande folla di uomini, tra i quali non riesco a trovare quasi nessuno che sia mio eguale, io sono il solo capace di amministrare gli affari pubblici; il popolo ha bisogno di me, non può andare avanti senza i miei servizi, mentro io basto a me stesso. Essi devono dunque obbedirmi per il loro bene, e io, degnandomi di comandarli, creo la loro felicità e il loro benessere»


Michail Aleksandrovic Bakunin
"Libertà, Uguaglianza, Rivoluzione" - 1873

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