Sardegna: ricorso delle Province Sarde.A rischio il Referendum del 6 Maggio
Forse pochi sanno che in Sardegna il 6 Maggio ci sarà un Referendum
importantissimo.
I primi Cinque questiti per cancellare le Province: una regione posseduta
da otto province, alcune delle quali gestiscono un numero esiguo
di abitanti e comuni. Votare perchè SI devono ridurre le spese.
Il sesto quesito che riguarda gli stipendi dei consiglieri regionali.
Anche qui, SI debbono tagliare i costi superflui.
Il settimo quesito riguarda la riduzione del numero degli onorevoli
regionali. Ne sono 80. Pensiamo che 50 SIano più che sufficienti.
L' ottavo quesito riguarda l' abolizione del sottogoverno degli
Enti Regionali.Servono alla politica, ma SIcuramente non servono ai cittadini.
Il nono quesito riguarda le elezioni primarie per la scelta del presidente
della regione.I presidenti SI scelgono in Sardegna. Nè a Roma, nè a Milano.
Il decimo quesito riguarda la riscrittura dello Statuto Sardo con l' assemblea
costituente. Lo statuto è vecchio di 60 anni. Essendo importante per la Sardegna,
riscriviamolo tutti inSIeme.
LE PROVINCE SARDE FANNO RICORSO
Il Tribunale civile di Cagliari si è riservato di decidere sul ricorso dell'
Unione Province sarde (Ups) che ha presentato al giudice una richiesta
di sospensiva considerando illegittima la consultazione:
il verdetto è atteso tra lunedì e mercoledì prossimi.
Una corsa contro il tempo quella dei ricorrenti: i sardi sono chiamati al voto
il 6 maggio per dieci referendum anti-casta e contro i costi della politica,
tra cui quattro quesiti per l'abrogazione di altrettante Province regionali,
istituite dieci anni fa (Medio Campidano, Carboni Iglesias, Ogliastra
e Olbia Tempio) e uno consultivo per cancellare anche le quattro Province 'storiche'
(Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro).
L'udienza in Tribunale è iniziata pochi minuti dopo mezzogiorno:
davanti al giudice Maria Teresa Spano si è presentato l'avvocato Marcello Cecchetti
in rappresentanza dell'Ups e di cinque Province che hanno presentato il ricorso,
dopo il pronunciamento del Tar Sardegna che aveva sancito il difetto di competenza
del Tribunale amministrativo. Pochi minuti dopo si sono costituiti anche i legali
della Regione, Mattia Pani e Tiziana Ledda, e quelli del movimento referendario,
compreso Efisio Arbau del movimento La Base.
Secondo i ricorrenti la procedura del referendum non sarebbe legittima
per conflitto con le norme statutarie e costituzionali. L'udienza di costituzione
è durata quasi un'ora, al termine della quale il giudice si è riservato di decidere
tra lunedì e mercoledì prossimi comunicando la decisione sull'eventuale sospensiva direttamente ai legali via posta elettronica certificata pec.
Eccezioni sono state presentate dai referendari sul difetto di contraddittorio
e sulla mancata chiamata in giudizio di tutti i promotori.
"Chiediamo - ha detto Arbau - che del processo facciano parte anche le
Province che non hanno sottoscritto il ricorso".
fonte
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/268913
del 27/04/2012
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